Partendo dalle esequie di Bernardino Telesio nel Duomo di Cosenza, la vita di Tommaso Campanella è sviscerata in ogni suo momento significativo. Nato in una modesta famiglia, diventa monaco per sete di conoscenza, vivendo gli stessi soprusi e le angherie a cui è sottoposto il popolo. Prende così vita in lui la sete di migliorare le condizioni umane dei derelitti, degli ultimi. Sogna una città utopica dove tutti vivono nella felicità, La Città del Sole. Questo lo porta ad essere accusato di eresia ed è processato e condannato dall'Inquisizione a 27 anni di prigionia. Anche sotto tortura il suo ingegno filosofico e teologico non perde efficacia, producendo testi filosofici sempre più arguti e complessi. Solo in età avanzata viene liberato e si trasferisce a Parigi, accolto con onore dal Re dei francesi dove chiude gli occhi e, finalmente, può ammirare di persona, il mondo perfetto che tanto aveva sognato.