Dodici saggi brevi dedicati all'opera di dieci autori del panorama letterario abruzzese: Tiziano Belleli, Amato-Maria Bernabei, Vincenzo D'Angelo, Remo Rapino, Giorgio De Luca, Franco Castellini, Mario D'Angelo, Giuseppe Diodati, Elena Malta, Ottaviano Giannangeli.Concentrandosi prevalentemente sulla costante ricerca della potenzialità della parola che crea e che restituisce l'esperienza del creato, Sandro Bernabei, attorno al fil rouge dell'abruzzesità degli autori, riesce a collezionare, in questa raccolta, riflessioni e approfondimenti su scritture che privilegiano tematiche care e frequentate sia dagli autori che da se stesso: l'odi et amo verso i luoghi dell'infanzia, le origini, la riflessione sul tempo, il potere evocativo e creativo della memoria e "la materia magmatica della scommessa dell'esistere" e del "mistero della morte."Sandro Bernabei, diplomato al Liceo Classico di Chieti, ha seguito studi universitari presso l'Università "G. D'Annunzio" nelle facoltà di Lingue e letterature straniere di Pescara e di Lettere di Chieti, e presso il DAMS di Bologna. Ha conseguito il Diploma di Solfeggio, Dettato e Teoria musicale presso il Conservatorio "A. Casella" dell'Aquila. Ha svolto per molti anni attività di critico letterario attraverso recensioni su riviste e presentazioni di libri inediti di poesia e narrativa. Nel 2013 ha pubblicato la silloge poetica "In urne di puro cristallo." Nel 2017 ha pubblicato "Acqua dalla meridiana," una seconda raccolta poetica.