La scienza oggi è decisamente importante nella nostra vita. Dietro gli strumenti che usiamo, come dietro ai tentativi di risolvere i nostri problemi grandi e piccoli, da faccende mondiali alle malattie, alla dieta, c'è la scienza. Questa è in continua crescita e, col web soprattutto, è divenuta accessibile come non lo è mai stata. Eppure paradossalmente la scienza è poco compresa. Spesso ne ignoriamo l'esistenza, facciamo come se non ci fosse un sapere scientifico fuori di noi e affrontiamo i problemi senza preoccuparci di consultarlo. Altre volte ci aspettiamo troppo dalla scienza, la sopravvalutiamo o al contrario la sottovalutiamo, pensando che le affermazioni scientifiche siano opinioni qualsiasi, che contano meno delle nostre. Capita anche che fraintendiamo quel che la scienza dice, arrivando tranquillamente a conclusioni che non hanno nulla a che fare con quel che la ricerca ha assodato. Sorprendentemente a volte stentano a comprendere la scienza anche professionisti che basano il loro lavoro su specifiche conoscenze scientifiche, come operatori sanitari o ingegneri o insegnanti, e persino accademici, che di fatto lavorano in istituzioni scientifiche. Abbiamo bisogno di riflettere sulla scienza per cercare di comprenderla. Rendersi conto di che cos'è, non ridurla al senso comune e al tempo stesso non mitizzarla, aver chiaro come lavora e cosa può dirci è il primo passo per sviluppare approccio scientifico alla vita. Questa abilità è oggi considerata tra i life skills, le abilità utili per la vita, dato che a ogni passo per gestire le nostre faccende ci imbattiamo in conoscenze tecnico-scientifiche. Il libro comincia col presentare il paradosso attuale, con la scienza in primo piano e poco compresa. Ripercorre poi il cammino della riflessione filosofica sulla scienza, da cui possiamo ricavare davvero molto. Passa ad analizzare il lavoro concreto dello scienziato, con l'aiuto anche della psicologia e delle scienze sociali, e infine racconta l'avventura della scienza dall'antichità ai giorni nostri.