Home
La liturgia del «trobar»: Assimilazione e riuso di elementi rito cristiano nelle canzoni occitane medievali
Barnes and Noble
La liturgia del «trobar»: Assimilazione e riuso di elementi rito cristiano nelle canzoni occitane medievali
Current price: $168.00
Barnes and Noble
La liturgia del «trobar»: Assimilazione e riuso di elementi rito cristiano nelle canzoni occitane medievali
Current price: $168.00
Size: Hardcover
Loading Inventory...
*Product information may vary - to confirm product availability, pricing, shipping and return information please contact Barnes and Noble
Nei secoli XII e XIII la liturgia rivestì un ruolo chiave nella vita di ogni persona. A partire da questa premessa, il presente lavoro indaga l’influenza della liturgia sui componimenti dei trovatori occitani; in particolare, viene mostrato come un ampio numero di canzoni provenzali celi, dietro la lettera del testo, il ricorso – non necessariamente volontario – a fonti di tipo liturgico.
Lo studio è diviso in sezioni che mirano a proporre una panoramica esaustiva tanto della liturgia medievale, quanto del fenomeno della
fin’amors
. Nello specifico, l’analisi mostra: l’influsso su Guglielmo IX della struttura metrico-melodica di inni e prosule, nonché del culto dei santi nel limosino; il riuso di formule liturgiche, preghiere e letture bibliche in Marcabru e Peire d’Alvernhe; la sovrapposizione fra la gestualità del fedele a messa e quella di Gaucelm Faidit nell’atto di pregare la
domna
; l’influsso dei sacramenti, e in particolare la penitenza, su alcuni dei principali trovatori; infine, il ricorrente impiego in ambito cortese di metafore di origine liturgica, come quella del ‘fuoco d’amore’.
Lo studio è diviso in sezioni che mirano a proporre una panoramica esaustiva tanto della liturgia medievale, quanto del fenomeno della
fin’amors
. Nello specifico, l’analisi mostra: l’influsso su Guglielmo IX della struttura metrico-melodica di inni e prosule, nonché del culto dei santi nel limosino; il riuso di formule liturgiche, preghiere e letture bibliche in Marcabru e Peire d’Alvernhe; la sovrapposizione fra la gestualità del fedele a messa e quella di Gaucelm Faidit nell’atto di pregare la
domna
; l’influsso dei sacramenti, e in particolare la penitenza, su alcuni dei principali trovatori; infine, il ricorrente impiego in ambito cortese di metafore di origine liturgica, come quella del ‘fuoco d’amore’.