In questo libro, l'interesse della critica del ritmo zouglou consiste nel concedere una funzione archetipica all'estetica kantiana. L'analisi delle caratteristiche tradizionali dello zouglou rivela che, secondo il formalismo estetico di Kant, la destinazione universale di questa musica risiede nella forma delle sue opere. Questo punto di vista sancisce la pienezza estetica e artistica dello zouglou, ma sembra anche richiedere un esame della dimensione comunicativa di questo movimento. La comunicazione nello zouglou rimane modellata su quella dell'arte in generale: comunicazione empirica e comunicazione formale. Secondo la tesi kantiana dell'autonomia dell'arte, solo la comunicazione formale esprime la verità dell'oggetto artistico. È stato quindi grazie alla forma delle sue opere che il genere zouglou ha raggiunto lo status di world music. Nonostante l'influenza di questo nuovo mondo dell'espressione artistica caratterizzato dalla pubblicità e dai suoi corollari, una visione dialettica della musica presenta la World music come un momento di arricchimento per lo zouglou. Inoltre, il carattere autoreferenziale e neutro dell'immagine pubblicitaria sembra essere il segno di un ritorno alle conclusioni dell'estetica kantiana.