Il gatto Socrate, detto Muci, attraverso la comunicazione "telepatica" con Carlotta, racconta la propria storia. In parallelo, scorre la vita di due ragazzi, suoi amici mai padroni. I fatti raccontati sono realmente accaduti, ogni episodio è, quindi, vissuto. Socrate gatto romagnolo, si trasferisce, con la famiglia che lo ospita, dalla Romagna alla Sicilia e, in seguito, in Toscana. I viaggi, i diversi incontri, il rapporto con i suoi "amici" dei quali si fida ciecamente, diventato adulto, lo mettono a confronto con una realtà umana spesso deludente. Essendo un gatto superdotato, così come ritiene d'essere, riesce a cavarsela in ogni circostanza. Nel racconto, si evidenziano sentimenti, a volte contrastanti, che appartengono al gatto, spesso considerato, a torto, un animale opportunista e ingrato, incapace di affetto. Sorprende l'amicizia che il cane Tommaso gli dimostra. Una vicenda che fa sorridere e anche riflettere.